Acre
Acre lavora su forme, figure e luoghi della musica e dell’ascolto. Il suono del gruppo è costituito da alcune riconoscibili influenze musicali e dal modo in cui queste vengono messe in gioco e lasciate “interferire”: la pratica dell’improvvisazione, l’elaborazione in tempo reale dei suoni sintetici, la ricerca timbrica e gestuale mutuata dalla musica “colta” occidentale. Attraverso queste coordinate di riferimento il “libero gioco” del gruppo resta sempre aperto a nuove modulazioni e configurazioni. Uno degli obiettivi del gruppo è quello di lavorare su una dimensione unitaria del suono che sia in grado di fondere e amalgamare i timbri dei differenti strumenti (laptop, chitarra,batteria) in una nuova sintesi rendendo indistinguibili le loro singole “voci”: la fonte dei suoni resta sempre dubbia e incerta quando si cerca di isolarla dal “gomitolo” dentro cui è intrecciata.
Acre lavora su forme, immagini e luoghi della musica e dell’ascolto. Il sound del gruppo è caratterizzato da alcune influenze musicali riconoscibili e si concentra sul modo in cui queste influenze vengono trattate, lasciandole “interferire”: la prassi improvvisativa del free jazz, l’elaborazione in tempo reale di suoni sintetici, la ricerca timbrica e segnica mutuata dalla musica accademica occidentale.
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Acre is an improvisation-based trio, working on forms, images and places of music and listening. The group’s sound is made up of some recognizable music influences, and focuses on the way these influences are dealt with, letting them “interfere”: the impro praxis, the real time elaboration of synthetic sounds, the timbre and sign research borrowed by educated western music. Rooting in these ground coordinates, the group’s “free game” stays open to continuous new modulations and configurations. Among the group’s targets, the work on a unitarian sound dimension, able to melt and blend together the timbres of the different instruments (laptop, guitar, drums) in a new synthesis, making their single “voices” undistinguishable: the sounds’ source stays uncertain and doubtful when attempting to isolate it from the net it is knitted in.
Acre works on forms, images and places of music and listening.
The group’s sound is made up of some recognizable music influences, and focuses on the way these influences are dealt with, letting them “interfere”: the free jazz impro praxis, the real time elaboration of synthetic sounds, the timbre and sign research borrowed by academical western music.
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Ermanno Baron: drums
Ginomaria Boschi: prepared guitar m’bira electric guitar
Marco Bonini: live electronics